TUTTI DICONO I LOVE YOU

È arrivato il momento di esporsi. Nell’ultimo incontro formale del lab il professore ha chiesto a tutti i presenti di esprimersi chiaramente e di fare una dichiarazione d’amore, oppure di congedarsi dal laboratorio o anche semplicemente di salutare. Durante il pic-nic filosofico poi, un vero e proprio banchetto come il simposio di Platone, alcuni studenti di quinta hanno scelto di leggere quattro delle dichiarazioni lasciate dagli studenti. L’amore esiste per davvero, basta ascoltare le parole del MAUS:

 

Se dovessero chiedermi di nominare la cosa che amo di più, senza dubbio, farei il tuo nome. Non sei facile da capire, come tutte le cose belle. In te c’è ogni cosa: la fatica e il sudore della fronte, il divertimento, il pianto, le lacrime amare e il sorriso dolce, la grande delusione e la felicità contagiosa, l’amicizia e il tradimento. In te c’è il finale doloroso e l’inizio con il desiderio di scoprire. Più i giorni passano e più ti amo. Perché sei stata, sei e sarai il mio tutto. Sono un amante della vita.”

Aspettandoti.

Sempre aspettandoti. Cercando lo sguardo, l’emozione, il sole, aspettando la luce che filtra attraverso i miei occhi nudi. Con aria sorpresa sempre ti attendo imperterrita. Affranta dalla tua mancanza. Oppressa dal fatto che sono gli ultimi giorni che ti attendo. È ora di dirti addio, l’addio che non mi aspettavo e che non voglio confermare. Mi stringe il cuore ma ti devo lasciare. Grazie del tutto, grazie del niente, ma non esiste il “per sempre”.

Oggi è l’ultimo episodio della mia seconda stagione di questo laboratorio di filosofia interattiva dedicato all’Amore. Ogni ultima puntata lascia da una parte un po’ di amaro in bocca e dall’altra innumerevoli speranze. Come tutte le cose belle si spera che abbiano un futuro. Da piccolo guardavo un cartone che nella sua sigla di chiusura diceva “Addio, amici, addio” ma chissà perché in tenera età questa parola non mi suscitava così tante emozioni negative, forse perché sapevo che terminata la canzoncina sarebbe iniziato un nuovo episodio. Ora che la tenera età per me si è conclusa da un bel pezzo, sento questa parola molto più spigolosa. Quante persone a me care ho salutato in stazione, sotto casa o all’aeroporto grazie a questa parola. Questa parola è molto difficile da utilizzare anche ora. Non sono ancora pronto a dire addio a questa serie a me cara. Se invece pronuncio la parola in spagnolo diventa “adios” che, in Spagna, ha più significato di “arrivederci” o “ciao” insieme ad un “ci rivedremo di sicuro”. Non c’è altro da dire per questo magnifico spazio di pensiero, di studio e di divertimento che è stato il “Laboratorio di Filosofia”. Adios Laboratorio.”

Amo tutto ciò che è fisico: di qualsiasi aspetto e colore. Amo tutto ciò che è nuovo ma anche tutto quello che è usurato. Amo ogni dettaglio, ogni particolare. Amo ogni silhouette maschile e ogni forma femminile. Amo anche questo foglio, i suoi angoli, la sua superfice liscia e questa penna, vecchia e consumata. Amo le imprecisioni della mia scrittura e se ora, in questo foglio, vedessi il tuo riflesso amerei anche le tue forme. Non quelle riflesse dal tuo specchio ma quelle impresse nei miei occhi.”

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