ESISTE, MA …

Alla cena di Agàtone, dopo che gli invitati illustri hanno espresso il loro parere, lo sguardo di tutti è rivolto all’invitato principale: Socrate.

socrate2Il filosofo per prima cosa dichiara la sua inadeguatezza e ignoranza sul tema: non so fare e non so dire. Questa dichiarata ignoranza non è messa in campo per soddisfare una falsa umiltà che assomiglia alla boria saccente di chi presume di sapere tutto e che, quindi, non ha bisogno di nessun confronto dialettico per avvicinarsi alla verità. Socrate si dimostra accogliente e disponibile verso le posizioni altrui perché convinto che la verità sfiori un po’ tutti. E ascolta tutti.

L’amore, aggiunge, non può mai essere amore di niente: esso è legato sempre ad un oggetto, ad un destinatario, si ama qualcuno, si ama qualcosa.

Mentre tutti gli invitati al simposio hanno descritto Amore come bello e buono, Socrate sorprende i commensali perché egli, invece, lo definisce povero e brutto.

Nessuno, afferma, desidera ciò che già possiede. I genitori di Eros sono Poros (mancanza) e Penìa (povertà) perché l’Amore è il desiderio assoluto di colmare un vuoto, una lacuna: è un sacco vuoto da riempire e non un sacco pieno da svuotare (e depredare).

Se l’ignoranza resta tale, anzi, se si compiace di non sapere (sovente accade), diventa colpevole. L’ignoranza aspira alla sapienza, amare è conoscere e la conoscenza è questione di amore. Lo psichiatra e filosofo Massimo Recalcati scrive nel suo celebre testo “L’ora di lezione”, saggio sulla scuola e sullo stare in classe, che la sapienza deve avere un che di erotico. La conoscenza è passione, e la passione è una spinta potente, istintiva, immediata e pura così come Eros è un dio bambino, nudo e alato.

Amore, Eros, regala tre cose a chi lo accoglie:

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  • La Felicità, perché amare ed essere amati ferma l’emorragia di senso a cui le nostre esistenze sono costantemente sottoposte. Amore dona ma non esaurisce e non si esaurisce.
  • La Creatività perché amore crea e genera cose nuove. La noia attanaglia la vita degli uomini ma non quella degli amanti. Chi ama è un artigiano che parte da un materiale grezzo e raggiunge creatività-610x350l’originalità, sia essa una sedia di legno, una statua di marmo, una poesia, il bucato stirato o il radicchio piantato nell’orto. L’Amore crea
  • La Vita perché Amore è l’unico antidoto alla morte e al disfacimento. L’Amore genera e vince ogni sterilità.

 

Sì. L’Amore esiste. Ma non è come lo pensate voi. Non è come lo definiscono tanti. Ci sorprende e ci stupisce perché sovverte pregiudizi, convenzioni. È l’unica novità che ci sorprende e ci stravolge.

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